LE POESIE VINCITRICI
1° CLASSIFICATA
PIERANGELA VESENTINI di MONTAGNANA (Pd) con INCANTO
2° CLASSIFICATA
ITALA SILVIA SPURIO di Acquaviva Picena (Ap) – MELODIE
3° CLASSIFICATA
INES CAVELLI DI Priocca (Cn) – PRESEPE VIVENTE
MENZIONI SPECIALI
SARA FERRAGLIA di Parma – IL NATALE DEL 1960
GLORIA LARINI di Piombino (Li) – SEMPRE NATALE
ITALA SILVIA SPURIO di Acquaviva Picena (Ap) – PRESEPE DI BIMBI
INCANTO, Pierangela Vesentini
Ti schiudo la porta.
La casa materna
di pino e cannella
è fragrante.
Intona le fusa
un gatto indolente
accanto alla stufa.
Di pace e famiglia
il cibo sul fuoco
profuma.
Ora siedi, Ti prego.
Con mani di nulla,
Tu stringi le mie,
le conforti.
C’incanta la luce
dell’albero,
che sale, s’invola,
appare, dispare,
ritorna.
Perfette figure
risplendono, immobili,
nel piccolo, antico
presepe.
Fiorisce nel buio
una stella.
Rimani, Signore,
stanotte.
MELODIE, Itala Silvia Spurio
Ricordo ancora
corse sopra i ciottoli grigi
ad ammirar tetti d’ardesia
e chiese arroccate sulle case
che custodivano bellezze
di presepi.
Natale.
Nel blu del mare
di scoscese coste
non c’era neve
nei lontani giorni dell’infanzia,
ma sole tiepido
e vento di pulita tramontana.
Il cielo limpido
della mezzanotte
mostrava stelle argentee e diamantine,
immaginavo il lungo viaggio
dei Re Magi.
Profumi antichi
e tanti doni nuovi
accompagnavano il giorno
della festa,
la sera ritrovavo sul cuscino
la preghiera scritta
per Gesù Bambino.
Le antiche melodie, le voci ed i volti
da sempre vivon chiusi
dentro il cuore
e tornano danzando coi ricordi
ad ogni anno quando vien Natale.
PRESEPE VIVENTE, Ines Cavelli
Io pastorello,
tu angelo biondo.
Irraggiungibile mondo
di bellezza e magìa,
di sogni possibili
ed innocenti.
Passati vent’anni.
Io ancora pastore.
Tu Madonna
col bimbo sul cuore
e tuo marito
con sguardo adorante.
Sogno impossibile,
non più innocente.
Sempre pastore,
ma curvo e dolente.
Con passo tremante
ti cerco fra tanti.
Dov’è la magìa
di questa nottata?
Non ci sei più
nel presepe vivente,
sei luce fulgente
che illumina il mondo.
Arrivo, mia amata
da tutta una vita.
Sogno possibile,
dolcezza infinita.
IL NATALE DEL 1960, Sara Ferraglia
C’era un angolo vuoto nella stanza.
Piccolo spazio dei miei anni belli
E il gelo ricamava con costanza
Sui vetri freddi lunghi ritornelli
Nel catino di zinco lei lavava
Usando cenere e solo la sua mano
E quando in casa stanca rientrava
Gliela stringevo e la scaldavo piano
A quel Natale mancava solo un giorno
Ed i miei occhi ad aspettar magìa
Guardavo nella stanza tutt’intorno
Cercando l’albero con la fantasia
Poi lui entrò, bianco per la neve
Con l’alberello piccolo così
Ricordo ancora quel suo bacio lieve
E l’angolino vuoto si riempì
Caricato di caramelle e mandarini
Ma sfavillante come il sol d’agosto
Non c’eran luci, fili e palloncini
Ma solo tanto amore lì in quel posto
Angolo vuoto ora nella stanza
Immenso spazio del ricordo vecchio
Dove il gelo ricama con costanza
Rughe sul volto fisso nello specchio
SEMPRE NATALE, Gloria Larini
Palpebre chiuse…Ti vedo
indifeso, piangente pargolo
nella tua culla di fieno.
Di luce uno squarcio
colpisce, nel cielo notturno,
un’umile grotta d’amore ammantata
e il pianto tuo dolce
è voce di Dio,
che il suo gregge richiama al recinto,
raccoglie intorno a Betlemme.
Ancora indifeso ti vedo, ma forte,
proprio da quelli osannato
che, un giorno, ti condanneranno.
Scintilla ineffabile,
il cuore di umili e vinti scaldasti,
togliesti agli oppressi la soma,
sanasti agli infermi il dolore.
Tu nasci ogni volta
in ogni bambino che nasce,
in ogni anima d’uomo
da un dolce perdono toccata
e in ogni guerra nefasta
muori, in ogni violenza…
E poi ancora rinasci
in piccole mani che, tese,
implorano l’amore del mondo,
in ogni cuore di madre
che osserva, amorosa, suo figlio.
In ogni inno alla Vita
tu vinci di nuovo la Morte.
PRESEPE DI BIMBI, Itala Silvia Spurio
Un bimbo riposa
nel caldo dell’Africa lontana:
ha fame e la sua mamma
combatte
una dura battaglia quotidiana.
Un bimbo gioca
tra le case distrutte dalla guerra:
il cielo è cupo, desolato,
non c’è più pace
in quella terra.
Un bimbo gira tra le mani
un nuovo e costoso video-gioco:
vorrebbe che qualcuno l’ascoltasse,
lo facesse giocare solo un poco.
Un bimbo ha dentro gli occhi
il fantasma di una sordida violenza
e la sua vita già in salita
sarà di dolore e sofferenza.
Un bimbo dorme
tra la paglia
nel paese di Betlemme:
è il nostro Salvatore,
lo culla il chiarore delle stelle.
Ecco il mio presepe,
e questi sono i bimbi del Signore:
ma non soltanto oggi,
nel giorno di Natale,
dobbiamo loro carità e amore.
Le altre poesie finaliste:
UN NATALE PER NOI
Marco Agazzi, Savona
FILASTROCCA DI NATALE
M.Ivana Trevisani Bach, Albissola Capo (Sv)
NOTTE SANTA
Carmen Cantarelli, Sarsina (Fc)
AMAR VORREI
Angela Catalini, Ladispoli (Roma)
BUON COMPLEANNO, GESU’ BAMBINO
Ines Cavelli, Priocca (Cn)
NATALE SUL MARE
Ines Cavelli, Priocca (Cn)
BUON NATALE
Francesca Desirello De Rossi, Serravalle Scrivia (Al)
NOTTE DI SPERANZA
Giuliana Maria Farina, Torino
NATALE PASSATO, NATALE PRESENTE
Maria Rosaria Fonso, Adria (Ro)
COMETITUDINE
Fabio Granchi, Livorno
S’AFFANNA
Matteo Isoni, Montecalvoli (Pi)
IL PELLEGRINO
Giuseppina Russo, Giugliano (Na)
ANNUNCIO DI LUCE
Rocco Santorsola, Battipaglia (Sa)
NATALE PER TE
Francesca Stucchi, Lecco